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Oggi e domani: Emeluna sempre in movimento!

Cari Amici di Emeluna,
bentrovati in questo spazio di incontro virtuale, che era nato come mensile ma che ci siamo resi conto necessita di tempi e spazi più appropriati e dilazionati.

Non vogliamo che qui si debba sottostare all’imperativo della quantità ma piuttosto della qualità della comunicazione, per cui non inizieremo a inondarvi la casella di posta con un numero esagerato di missive né con futili argomenti.

Speriamo che tutti voi abbiate passato delle feste serene e rigeneranti, noi ne abbiamo approfittato per ricaricare le energie ed essere pronti allo sprint primaverile.

Il nuovo anno ci ha già offerto tante opportunità di portare la nostra arte in giro per le feste medievali italiane, molte date sono già confermate e siamo entusiasti di condividerle con voi nelle prossime righe.

Speriamo di potervi vedere di persona e scambiare due chiacchiere  al nostro banco, il vostro sostegno è la linfa che alimenta la nostra  passione per l’artigianato medievale, e siamo pronti a rendere ogni  momento indimenticabile.

In una tranquilla notte di luna piena, quando la campagna circostante era avvolta nel mistero e nel silenzio, Paolo e Silvia, conosciuti in tutto il regno come l’arcaio e la tessitrice di Emeluna, erano intenti a lavorare nel loro laboratorio. Avevano trascorso anni affinando le loro abilità nella costruzione e ricerca di strumenti medievali, dalla tessitura all’arcieria, ora erano pronti per un’avventura straordinaria e fuori dal comune.

Carissimi amanti del Medioevo e sostenitori di Emeluna, siamo lieti e orgogliosi di annunciare la nostra candidatura al prestigioso Premio Italia Medievale! Questo riconoscimento celebra coloro che si sono distinti nella promozione e valorizzazione del patrimonio medievale, e abbiamo bisogno del vostro prezioso aiuto per portarlo a casa.

Cari amici, oggi vogliamo condividere con voi un pezzo del nostro cammino. Un tempo che sembra lontanissimo il 2017, quando abbiamo iniziato con una semplice tenda presa in prestito dalla nostra associazione e alcuni tavoli. Eravamo determinati a far conoscere i mestieri medievali dell’arcaio e della tessitrice, anche se con mezzi modesti.

Le sfide sono state tante ma non ci hanno fermato: ci siamo resi conto ben presto che la tenda era veramente troppo piccola per poter mostrare appieno le nostre potenzialità e abbiamo costruito quindi il nostro primo banco in legno. Ci siamo affidati ai metodi costruittivi del passato e non abbiamo utilizzato né viti né bulloni, solo incastri nel legno sapientemente studiati da Paolo. Ci sembrava il banco più bello del mondo ma, ahimè, non avevamo fatto i conti con il nemico numero uno dei mercanti medievali e non solo…il maltempo!!

*Introduzione:*

La frenesia della vita moderna ci costringe a un ritmo accelerato, lasciandoci spesso senza un momento di pausa. In un mondo così caotico, la ricerca di momenti di calma diventa essenziale per il nostro benessere mentale e spirituale. E se ti dicessi che la risposta potrebbe essere proprio tra le tue mani? La tessitura, un’antica pratica artigianale, può rivelarsi una forma sorprendente di meditazione, portandoci in un vortice di calma e creatività.

*La connessione tra tessitura e meditazione:*

La tessitura e la meditazione sembrano essere molto lontane tra loro, ma in realtà condividono un legame profondo. La tessitura richiede un impegno totale nella ripetitività dei movimenti e nell’attenzione ai dettagli. Passaggio dopo passaggio, filo dopo filo, la mente si calma, immergendosi nel ritmo rassicurante del telaio. In questo stato di concentrazione, ci troviamo nel qui e ora, svincolati dai pensieri che ci affollano e troviamo uno spazio di pace interiore. Così come nella meditazione si va ricercando uno stato di quiete interiore, lasciando andare tutte le preoccupazioni e i pensieri negativi, anche nella tessitura è necessario allontanare tutto ciò che distrae la mente dal compito che si sta svolgendo.

Nascosta tra le colline verdi e lussureggianti, sorgeva la pittoresca cittadina di Tessivento. Le strade lastricate e le case in pietra dai tetti di tegole rosse conferivano un’atmosfera affascinante e intima. Tessivento era famosa in tutto il regno per la sua antica tradizione tessile, che si tramandava di generazione in generazione.

Al centro della città si ergeva un imponente castello, dimora del nobile signore di Tessivento e della sua famiglia. Le mura del castello racchiudevano un giardino rigoglioso, dove colorati fiori selvatici profumavano l’aria. Era proprio lì, nel cuore di quel giardino, che sorgeva il laboratorio di tessitura più rinomato di tutto il regno.